ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
   
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  News
 

D. flussi 2008: 21mila le conferme di assunzione arrivate al Viminale
Newsletter n°35 di programmaintegra.it il 17/12/2008, alle 16:06 (UTC)
 Alle 17,00 di ieri erano già 14.100 le conferme di disponibilità all’assunzione dei datori di lavoro extracomunitari e questa mattina, secondo il sito Stranieri in Italia, erano salite a 21.000. La procedura sembra si stia svolgendo senza problemi. Le conferme potranno essere presentate fino alle ore 24,00 del 3 gennaio 2009.

Da ieri, 15 dicembre 2008, i datori di lavoro extracomunitari titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, che in occasione del decreto flussi 2007 avevano presentato domanda di assunzione di un lavoratore extraue, stanno confermando la loro disponibilità.

Tale conferma è essenziale affinché le domande di assunzione possano essere “ripescate”, nell’ambito delle 150mila quote stabilite dal decreto flussi 2008, dalle oltre 700mila domande pervenute per i flussi 2007.

Secondo comunicazioni del Ministero dell’interno le conferme arrivate in una sola giornata sono state 21mila. Il Viminale avvisa: non c'è fretta, la cronologia dell’arrivo delle conferme non modifica la graduatoria acquisita nel corso del decreto flussi 2007 e le domande saranno accettate secondo l'orario di invio della richiesta di assunzione.
 

D. Flussi 2008:per 150mila stranieri tra gli esclusi dello scorso anno
Newsletter n°35 di programmaintegra.it - dicembre 2008 il 17/12/2008, alle 16:01 (UTC)
 Saranno 150mila i lavoratori stranieri ammessi in Italia per lavoro nel 2008. Sono 44.600 i posti riservati a cittadini provenienti da paesi che hanno sottoscritto accordi con l’Italia e 105.400 per i lavoratori impegnati nel lavoro domestico e di assistenza alla persona. I posti verranno assegnati alle domande in esubero del decreto flussi 2007 e i datori di lavoro extraue potranno assumere solo se sono in possesso della carta di soggiorno.

Le quote. Tutti i 150mila posti disponibili saranno ripescati dalla domande di nulla osta presentate lo scorso anno dai datori di lavoro entro il 31 maggio 2008 risultate in esubero. I posti riservati ai lavoratori impiegati nel lavoro domestico o di assistenza alla persona sono 105.400. I rimanenti posti saranno destinati ai lavoratori provenienti da quei paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia: in maggioranza egiziani, 8000 quote, moldavi, 6500, filippini, 5000. Le quote saranno poi divise fra le Regioni e le Province autonome.

Un nuovo click day. Confermata la limitazione per i datori di lavoro extraue; essi potranno proseguire le pratiche di assunzione solo se in possesso del permesso di soggiorno Ce per lungo soggiornanti ( ex carta di soggiorno) e dovranno, a partire dal 15 dicembre, collegarsi al sito del Viminale e con un nuovo click day, confermare la disponibilità all’assunzione di un cittadino straniero e dichiarare di possedere o di avere richiesto il permesso di soggiorno CE di lungo periodo.

DPCM 3_12_08 Decreto flussi lavoratori extracomunitari 2008
 

La Storia di Youness Zarli
Jessica Zanchi il 08/12/2008, alle 18:54 (UTC)
 Gentili amici dell'Associazione Pontum

Vi scrivo per raccontarvi la storia di mio marito Youness Zarli.

Youness è un giovane marocchino in Italia da quando era minorenne, dove ha raggiunto nella bergamasca i
fratelli più grandi. Acquisito il permesso di soggiorno, ha sempre lavorato come operaio; non certo come integralista islamico, frequenta coetanei anche italiani, va a ballare fa sport.
A questo proposito diventa campione italiano di light contact con la Bergamo boxe.
Ci conosciamo in discoteca, ci innamoriamo, veniva spesso a vedere le partite di calcio a casa con la mia famiglia, insomma un buon esempio di integrazione e non ha mai avuto problemi di nessun genere con la giustizia...una vita normalissima insomma .

La sua unica colpa .... è quella di avere un fratello condannato in Marocco per reati di terrorismo, e quindi anche se lui era regolarmente soggiornante da anni nel nostro Paese, a fine 2005 improvvisamente e senza alcuna motivazione viene imbarcato su un volo per Casablanca in esecuzione di un decreto di espulsione ministeriale in cui non gli viene contestato alcun fatto preciso ma non meglio chiarite frequentazioni con ambienti legati al fondamentalismo islamico. Circostanza quest'ultima - per altro non vera - sufficiente per la L. 155/05 ad allontanare con la forza un cittadino extracomunitario senza precedenti penali e perfettamente integrato.
Non solo: nessuna convalida era prevista e quindi nessun magistrato ha mai convalidato l'allontanamento
di Youness !
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per le espulsioni in paesi che utilizzano verso i detenuti la tortura o trattamenti inumani o degradanti.... e Youness quei "trattamenti" li ha subiti!!!
Appena è sceso dall'aereo è stato arrestato dalla polizia marocchina, duramente interrogato per due settimane e quindi trasferito in un carcere speciale.
L'assoluzione è arrivata il 29 novembre del 2006, dopo quasi un anno di reclusione, e alla fine di un processo che era stato istruito soprattutto sulla base dei sospetti della nostra polizia... Youness è quindi innocente... ma questo non basta!
Dopo l'assoluzione della Corte d'Appello di Rabat e il nostro matrimonio presso il consolato italiano di Casablanca , Youness torna in Italia con regolare visto per famiglia rilasciatogli dal nostro consolato in Marocco e si reca spontaneamente in Questura, fiducioso, tutto alla luce del sole e.... ancora una volta, e ancora senza alcuna spiegazione né convalida, è stato forzosamente rimpatriato.
Ma la lontananza e il dolore troppo forti...
Quindi ancora Italia e ancora una terza volta espulso, in un'infinita e arbitraria applicazione di una normativa "speciale" che viola lo stato di diritto e che, da quest'anno, almeno prevede la convalida dell'espulsione da parte dell'autorità giudiziaria. Ma Youness non ne ha mai 'beneficiato' e le sue espulsioni sono sempre state eseguite senza alcuna garanzia. quindi mi chiedo...
Perché Youness non può ricongiungersi con la sua famiglia italiana? Cosa ha fatto di male Youness? Perché in una democrazia una persona non è messa nelle condizioni di sapere il perché è ritenuto indesiderato e difendersi ? Perché Youness non po' difendere il suo onore, di brava persona, e stare con i suoi familiari in Italia?
Dopo essere stato espulso per ben tre volte dal territorio italiano senza alcun concreto capo d'accusa, oggi Youness si trova ancora in Marocco, e gli continua a venir negato il diritto di essere padre e a mio figlio "cittadino italiano" di avere una famiglia unita.
Presso gli uffici competenti del Ministero dell' interno pende dal luglio 2007 un istanza con cui viene chiesta una speciale autorizzazione al reingresso alla luce sia dell'estraneità a tutto sia in nome dell' unita familiare.
Siamo sconcertati, dispiaciuti, e vorremmo che Youness potesse tornare a casa.
Chiediamo che ci sia un esame attendo della sua posizione, e che se qualcuno ha dei motivi per muovergli delle accuse lo faccia ma gli dia la possibilità di difendersi, dato che l'Italia ha una costituzione democratica.
Adesso sono qui per chiedere il sostegno e la solidarietà di tutti voi.
L'iniziativa è partita dal blog : http://younesszarli.blog.kataweb.it da dove è possibile anche leggere tutta la storia di Youness e firmare la petizione.
Contiamo anche sul vostro sostegno affinchè Youness possa tornare a casa dalla sua famiglia.

un cordiale saluto
Jessica Zanchi

 

Ric. familiari: la procedura per la presentazione dalla domanda
Programma Integra il 25/11/2008, alle 10:21 (UTC)
 Dal 5 novembre sono in vigore le nuove disposizioni previste nel d.lgs 160/2008 per i ricongiungimenti familiari. Introdotti criteri reddituali più alti e restrizioni per l’ingresso dei figli maggiorenni e dei genitori. Di seguito una descrizione della procedura per l'invio della richesta di nulla osta, il rilascio del visto e il permesso di soggiorno.
Chi? Il cittadino straniero regolarmente soggiornante in Italia per motivi di lavoro, studio, familiari, asilo, motivi religiosi, protezione sussidiaria e motivi umanitari ( a seguito di intervista innanzi alla Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale) con permesso di soggiorno non inferiore ad un anno può richiedere il ricongiungimento familiare per il coniuge maggiorenne non legalmente separato, i figli minori non coniugati, i figli maggiorenni affetti da invalidità totale, genitori a carico che non abbiano altri figli nel paese di origine o i genitori a carico ultrasessantacinquenne che non possono essere assistiti dagli altri figli per motivi connessi alle condizioni di salute di questi ultimi.
Come? Il cittadino straniero potrà o autonomamente connettendosi al sito internet del Ministero dell’Interno o tramite l’assistenza gratuita di un patronato presentare on line la richiesta di nulla osta al ricongiungimento familiare. Dovrà dimostrare di avere un reddito pari all’importo annuo dell’assegno sociale aumentato della metà per ogni familiare con il quale intende ricongiungersi. Quindi, ad esempio, se vuole fare venire il coniuge dovrà dimostrare di guadagnare ogni anno 5.142,67 euro più 2.571 euro. In caso di ricongiungimento con due o più figli minori di 14 anni, è richiesto invece sempre un importo pari al doppio dell’assegno sociale; quindi se vorrà far venire ad esempio tre figli al disotto di 14 anni, il reddito dovrà essere di 10.285,34 euro. Anche i titolari di permesso per protezione sussidiaria e per motivi umanitari, rilasciato a seguito di esame innanzi alla Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale, potranno richiedere il ricongiungimento per due o più familiari sempre dimostrando di guadagnare un importo pari al doppio dell’assegno sociale. Quindi se vorrà chiedere il ricongiungimento del coniuge e due figli, ad esempio, dovrà dimostrare di guadagnare 10.285,34 euro. L’alloggio deve rientrare nei parametri di idoneità igienico sanitaria e la certificazione si può richiedere all’ufficio della ASL di zona o al Comune di residenza.
Per i rifugiati, nulla è cambiato, e la richiesta di ricongiungimento può essere fatta in deroga a quanto è previsto sulle norme relative al reddito e all’alloggio.
Lo straniero, al momento della compilazione dell’istanza, dovrà avere con sé - oltre alla documentazione comprovante il reddito e l'alloggio - una marca da bollo da 14,62 euro i cui estremi dovranno essere riportati nella domanda.Una novità introdotta dal decreto 160/2008 è il pagamento per l’ingresso del genitore ultrassessantacinquenne di una assicurazione sanitaria o di altro titolo idoneo a garantire la copertura di tutti i rischi nel territorio nazionale ovvero della sua iscrizione al Servizio sanitario nazionale, previo pagamento di un contributo il cui importo e da definirsi.
Dove?La domanda on line verrà inoltrata allo Sportello Unico per l’Immigrazione competente per il luogo di domicilio o residenza che provvederà alla verifica della correttezza dei dati e alla convocazione del richiedente il nulla osta entro 180 giorni dalla data di invio. Per la convocazione presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione il cittadino straniero riceverà una comunicazione indicante l’orario e il giorno di appuntamento e l’elenco dei documenti da esibire. In generale il richiedente deve produrre: il permesso di soggiorno, il passaporto ( con eventuali fotocopie), la carta di identità, il certificato di idoneità igienico sanitaria dell'alloggio, la certificazione dei redditi, la copia dei passaporti dei familiari per i quali ha chiesto ricongiungimento, la marca da bollo utilizzata al momento della richiesta di nulla osta ed una nuova marca da bollo sempre del valore di 14,62 euro.
Il visto. A seguito della presentazione della documentazione verrà rilasciato il nulla osta al ricongiungimento familiare che verrà inviato anche alla rappresentanza diplomatica italiana nel paese di origine o residenza dei familiari che a loro volta si dovranno presentare al consolato muniti di passaporto e certificazione attestante i legami di parentela (certificato di matrimonio o nascita). La certificazione sarà tradotta, legalizzata e validata ai fini del ricongiungimento familiare dal consolato che provvederà anche a rilasciare il visto. In caso di dubbi sulla validità dei certificati attestanti il legame di parentela le rappresentanze diplomatiche o consolari provvedono al rilascio di certificazioni, sulla base dell'esame del DNA effettuato a spese degli interessati.
Il permesso di soggiorno. Una volta giunti in Italia, i familiari devono presentarsi entro 8 giorni allo Sportello Unico che ha rilasciato il nulla osta per la compilazione dei moduli per la richiesta del permesso di soggiorno e l’attribuzione del codice fiscale. I moduli poi verranno inviati alla Questura tramite l’ufficio postale a mezzo di raccomandata assicurata, unitamente ad una marca da bollo da 14,62 euro e al pagamento del bollettino per il rilascio del permesso di soggiorno in formato elettronico. Dopo l’invio i familiari del cittadino straniero verranno convocati presso la Questura o il Commissariato p.s. territorialemnte competente per il fotosegnalamento e l’esibizione dei documenti in originale. In seguito verranno chiamati un’ultima volta dalla Questura o dal Commissariato per il ritiro del permesso di soggiorno. A garantire la regolarità in fase di richiesta è la ricevuta della raccomandata assicurata unitamente al visto di ingresso.
I familiari di comunitari. Tale regole relative alla richiesta del nulla osta non valgono per i familiari extracomunitari di cittadini comunitari residenti in Italia: per loro sarà necessario richiedere il visto di ingresso alla rappresentanza diplomatica italiana - se provengono da un paese per i quali è prevista l'obbligatorietà del visto di ingresso - provando il vincolo familiare e la regolarità del soggiorno del cittadino comunitario in Italia. Tale visto verrà rilasciato in via prioritaria e gratuitamente. Dovranno però essere soddisfatti i requisiti del reddito e dell’alloggio come modificati dal decreto 160/2008.
I parenti di cittadini italiani. Altro caso ancora è quello dei parenti di cittadini italiani; anche per loro basterà richiedere direttamente il visto di ingresso per ricongiungimento familiare al consolato italiano nel paese di origine o residenza provando il vincolo di parentela con il cittadino. I parenti conviventi entro il IV grado di cittadino italiano sono inespellibili ed hanno diritto al ricongiungimento o alla coesione – se già presenti in Italia – e non dovrà essere dimostrato alcun requisito reddituale o alloggiativo. Il permesso di soggiorno per motivi familiari o meglio la Carta di soggiorno per parente di cittadino UE deve essere richiesta direttamente all'ufficio immigrazione della Questura territtorialmente competente.
 

Richieste di asilo: presentate 25.806 domande nel 2008
newsletter n.34 di programmaintegra.it - novembre 2008 il 21/11/2008, alle 18:55 (UTC)
 In aumento le richieste di asilo: al 15 novembre 2008 sono state presentate 25.806 domande. Un numero ingente se si pensa che in tutto il 2007 le ri-chieste pervenute sono state 14.053. Solo nel 1999 erano pervenute così tan-te richieste, 24.808. Ma il 2008 è anche l’anno dei record degli sbarchi degli stranieri: dal 1˚ gennaio al 16 settembre sono sbarcati in tutta Italia 24.241 migranti e il loro numero è salito, in appena un mese, di 3.176 unità, arri-vando a 27.417 persone. Le richieste di asilo. I dati, diffusi dall’agenzia di stampa apcom, relativi all’attività delle Commissioni territoriali per il rico-noscimento della protezione internazionale riportano che, al 15 novembre 2008, sono 25.806 le istanze di asilo pervenute. Le istanze invece esaminate sino al 15 novembre sono state 17.513. Sono 6.928 le persone cui nell'anno in corso è stata riconosciuta la protezione internazionale: per 1.425 è stato riconosciuto lo status di rifugiato mentre a 5.503 persone lo status di prote-zione sussidiaria. Non è stato riconosciuto lo status di rifugiato in 7.902 casi mentre sono in attesa di essere esaminate 9.193 istanze. Il maggior numero di richieste di asilo arriva da persone che provengono dalla Nigeria (963), Somalia (777), Eritrea(700), Pakistan (600), Costa d'avorio (550), Senegal (561), Togo (500), Turchia (490), Etiopia (480), Burkina Faso (470), Iraq (460), Guinea (400) e Bangladesh (350). Gli sbarchi. Il 2008 è un anno da record anche per gli sbarchi: secondo dati riportati dal Corriere della sera, dal 1˚ gennaio al 16 settembre 2008, sono sbarcati in tutta Italia 24.241 migranti e il loro numero è salito in appena un mese di 3.176 unità arrivando a 27.417 persone. Tra loro ci sono 4.417 nigeriani, 4.320 somali, 2.918 eritrei, 2.514 tunisini. La Sicilia si conferma la regione con il maggior numero di arrivi, seguita dalla Sardegna che ha scalzato la Calabria e ha visto approdare sulle proprie coste 1.288 persone (in dettaglio, 1.247 uomini, 20 donne e 21 minori).
 

Questura di Roma: permessi di soggiorno consultabili online
newsletter n.34 di programmaintegra.it - novembre 2008 il 21/11/2008, alle 18:55 (UTC)
 Dal 5 novembre 2008 tutti i cittadini stranieri possono verificare se il proprio permesso di soggiorno è pronto per la consegna visitando il sito della Questura di Roma. Obiettivo del servizio facilitare il ritiro dei permessi di soggiorno in formato elettronico prodotti e non ancora consegnati (circa 13mila dei 75mila prodotti dal 1° gennaio 2008). Sul sito della Questura di Roma si potrà avere accesso all'informazione richiesta aprendo il file "per-messi di soggiorno elettronici in consegna". Il file, che verrà aggiornato pe-riodicamente, consentirà ai diretti interessati di verificare se il proprio per-messo di soggiorno è pronto per la consegna attraverso una ricerca che potrà avvenire per numero di assicurata, per data di nascita, per nazione di nascita ovvero per Commissariato di P.S. o Ufficio competente presso il quale re-carsi per l'attivazione del titolo di soggiorno. Già da tempo inoltre la Que-stura di Roma ha messo a disposizione dei cittadini stranieri la casella di po-sta elettronica immigrazione.rm@poliziadistato.it attraverso la quale è pos-sibile richiedere tutte le informazioni necessarie, comprese quelle relative alla situazione dei permessi di soggiorno in formato cartaceo.
 

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